ASUS ZenFone 4 recensione del nuovo dual cam
ASUS ZenFone 4 recensione del nuovo dual cam
Un evento mediatico di grande spessore in quel di Roma
direttamente all’interno della ormai famosa “Nuvola”
ideata e creata dall’architetto Fuksas
ha fatto da cornice alla presentazione della nuova famiglia
smartphone di ASUS per il mercato europeo.
in altre parole, ben 6 smartphone che cercheranno di districarsi
nel sempre più complicato mondo dei device “da tasca”
dove la ricerca del design più sofisticato ma anche l’ottimizzazione
tra hardware e prestazioni di certo non facilita il compito dei produttori.
inoltre, La doppia fotocamera è il comune denominatore di tutta
la serie e lo ZenFone 4 è il primo della famiglia che abbiamo avuto
modo di provare a fondo per molti giorni come device principale.
Vi raccontiamo tutto nella nostra consueta recensione.
ASUS ZenFone 4 recensione del nuovo dual cam
DESIGN ancora più premium
Lo stile Zen che da tempo ASUS pone in tutti i suoi dispositivi
dagli smartphone ai PC passando anche per i tablet
si evidenzia anche in questo nuovo ZenFone 4
che raggiunge un livello superiore per quanto concerne i materiali
come il design cercando di accontentare tutti coloro che cercano uno smartphone
bello da vedere ma anche “premium” da toccare.
In altre parole, quando ci si accinge ad acquistare uno smartphone oltre alla potenza
oltre alla batteria, oltre alla presenza dell’ultima versione del sistema operativo
di certo si cerca anche un device bello da vedere.
Anche l’occhio vuole la sua parte e ASUS questo lo sa visto il lavoro
che ha svolto in questi ultimi anni per rendere sempre più gradevoli i suoi prodotti.
ASUS ZenFone 4 recensione del nuovo dual cam
il nuovo ZenFone 4
ricalca proprio tutto questo e altro non è che un concentrato di vetro
Gorilla Glass di quarta generazione per la precisione, ed alluminio verniciato.
Un vero e proprio “sandwich” dove la cornice fa da separatore tra i due vetri
e dove la ormai conosciuta texture a spirale segno indistinguibile di ASUS
splende nel posteriore dello smartphone.
In questo caso la colorazione è la Midnight Black, una tonalità abbastanza scura
che convince per eleganza, tralasciando qualche ditata di troppo
rispetto al modello Moonlight White, visto durante l’evento di Roma
che evidenziava troppo le fotocamere e i vari sensori.
Manca forse di originalità sia nella parte anteriore che soprattutto
in quella posteriore ma le sue linee sono minimali e tutto risulta a portata di mano
dal pulsante di accensione e spegnimento posto a lato al di sotto del bilanciere del volume
al classico vano per le SIM e la MicroSD nel laterale opposto.
Presente il connettore per la USB Type-C al centro della feritoia
per l’altoparlante e del jack da 3.5mm per le cuffie.
DISPLAY “vecchio” stile ma vincente
Nell’era degli schermi privi di bordi e senza più pulsanti Home
è palese che lo ZenFone 4 possa risultare forse un po’ fuori moda.
Ma in molti non disdegnano ancora il vecchio stile e in questo il nuovo smartphone di ASUS
comunque riesce a mantenere proporzioni ancora accettabili
con un pannello IPS+ da 5.5 pollici dalla risoluzione Full HD di 1920×1080 pixel
form factor da 16:9 e 401ppi.
ASUS ZenFone 4 recensione del nuovo dual cam
Tuttavia, E’ un pannello bello da vedere con un’elevata luminosità in tutte le situazioni
colori non esagerati ma comunque ben contrastati e soprattutto con neri intensi e profondi
anche se non siamo di fronte ad un AMOLED.
Se tutto questo però potrebbe non piacere ASUS permette di modificare i parametri
del pannello stesso entrando nelle impostazioni e variando ogni singolo valore
o magari agendo su preset generati dalla casa madre.
Nota dolente o forse no la polarizzazione del pannello che dunque
non potrà essere visionato con specifici occhiali da sole.
ASUS ZenFone 4 recensione del nuovo dual cam
Ci siamo abituati in questo 2017 a vedere i nuovi top di gamma
con il più potente Snapdragon 835 di Qualcomm che permette le massime
prestazioni in ogni situazione.
In questo caso ASUS ha deciso di relegare questo processore alla versione Pro
dello ZenFone 4 e dunque lo smartphone che abbiamo provato vede la presenza
di un altro Snapdragon, il 630, degno erede del 625
Sulla carta il chipset di nuova generazione è prodotto con processo a 14nm
e possiede otto core capaci di raggiungere i 2,2GHz alla massima necessità.
Sulla pratica la nuova CPU permette di essere più efficiente rispetto al passato
ma soprattutto con consumi decisamente inferiori.