Batteria ai nanodiamanti con durata infinita
Batteria ai nanodiamanti con durata infinita
La notizia, recentemente pubblicata su riviste scientifiche
la Nano Diamond Battery prende il nome di un brevetto
del Cabot Institute dell’Università di Bristol
ha realizzato una batteria che può durare fino a 28.000 anni.
Il principio sta nella possibilità di riciclare le scorie radioattive
delle centrali nucleari e dei reattori in disuso
Tuttavia, la grafite radioattiva messa a contatto con l’uranio viene trasformata in diamanti
sintetici che a loro volta vengono utilizzati proprio per alimentare le batterie rendendo
l’autonomia della batteria virtualmente infinita.
Le batterie sarebbero sicure e indistruttibili grazie a un guscio in diamante non radioattivo.
Batteria ai nanodiamanti che non si scarica con durata infinita
In altre parole, la batteria “atomica” è priva di emissioni che dura in teoria migliaia
di anni e non deve nemmeno essere collegata alla rete ricarica!
Niente più ioni di litio quindi, o idrogeno, si usano scorie nucleari riciclate.
Che fanno paura solo a immaginarsele nascoste da qualche parte e non vorremmo
esistessero prodotte dall’attività umana, ma sono comunque presenti in giro per il mondo
per vari motivi Nello specifico la grafite, che dopo essere purificata si può usare per
creare i diamanti su scala nanometrica.
Il decadimento (nel senso fisico del termine, con emanazione di energia) degli stessi è
duraturo come da legge fisica e genera la potente e duratura carica.
Quella che viene poi raccolta e convogliata con superconduttore.
Batteria ai nanodiamanti con durata infinita sicura e indistruttibile
In conclusione, prima che questa tecnologia sarà pronta passeranno anni
Lo scopo, per qualunque produttore di auto elettriche premium, quelle che potrebbero
permettersi la batteria atomica ai diamanti, è avere un mezzo con energia inesauribile
o quasi (es. una batteria ai nano-diamanti certificata 100 anni).
EV top anche nelle prestazioni, volendo sportive, che quindi dimenticherebbe i problemi
di autonomia, delle colonnine o delle varie App con pagamenti delle ricariche.
Dopodichè se per assurdo fosse tutto pronto e funzionale, ci si scontrerebbe
con interessi non da poco, nell’industria e nella gestione dei servizi che per anni
si sono impegnate sul fronte delle auto a batterie, quelle da ricaricare.