Digital Projection presenta un display MicroLED modulare
Digital Projection presenta un display MicroLED modulare
Digital Projection ha presentato Radiance LED
al CEDIA di San Diego.
Pertanto, Questo prodotto è un display MicroLED
concettualmente simile al CLEDIS di Sony e al
Cinema LED Screen di Samsung.
Tuttavia, Parliamo di schermi capaci di emettere luce direttamente. Radiance LED è
composto da moduli che misurano 60 x 34 centimetri con rapporto d’aspetto in 16:9
I singoli moduli possono essere composti per formare schermi di varia grandezza.
Attualmente i moduli sono caratterizzati da un “pixel pitch” genericamente indicato come
il passo, ovvero la distanza tra i pixel di 2,5, 1,9 o 1,5 millimetri e da una luminosità
di 1.000 cd/m2 – nits.
Moduli con pixel pitch di 1,2 mm e luminosità di 900 cd/m2 – nits non tarderanno
ad arrivare per i display Microled Modulare
A controllare i moduli è un processore che consente anche di calibrare l’intero display.
Ogni modulo è a sua volta suddiviso in quattro pannelli facilmente sostituibili.
Digital Projection presenta un display MicroLED modulare
I segnali vengono inviati dal processore tramite HDMI 2.0. Al momento manca il supporto
a HDR (High Dynamic Range), sul display Microled Modulare
Digital Projection presenta un display MicroLED modulare
Gli esemplari in mostra al CEDIA sono due: il primo è un 137″ in 16:9 con pixel pitch di
1,5 mm. Il costo di questo sistema ammonta a 135.000 dollari.
Il secondo esemplare è definito “infinity wall”: il display misura 5,5 metri in larghezza
e 1,07 metri in altezza. Il pixel pitch è di 1,9 mm.
Digital Projection presenta un display MicroLED modulare
Tuttavia, Le impressioni di chi ha potuto vedere i Radiance LED sono molto positive.
I punti di forza sono gli stessi già apprezzati sui CLEDIS e sui Cinema LED
Screen acronimo di Crystal LED Integrated Structure.
Digital Projection presenta un display MicroLED modulare
In conclusione, La tecnologia è concettualmente simile ad un prototipo
Ci riferiamo al TV Crystal LED da 55″, un esemplare dotato di triplette di LED RGB
per ciascun pixel. Non si trattava quindi di un LCD, bensì di un display “self-emitting”