Facebook Assistente Vocale chiamato Jarvis
Facebook Assistente Vocale sviluppato da Mark Zuckerberg, uno smart speaker da contrastare Google Home Hub o Amazon Echo, chiamato “Jarvis”.
Secondo diverse indiscrezioni Facebook starebbe lavorando allo sviluppo del proprio assistente vocale, molto simile ai famosi Alexa e Siri.
La notizia è trapelata sul sito CNBC ma ancora non è stata confermata dal team di sviluppatori che fa capo a Mark Zuckerberg.
L’assistente si chiama Jarvis ed è un tributo a una tra le intelligenze artificiali più famose del cinema: il maggiordomo del personaggio dei fumetti Iron Man.
Proprio come quest’ultimo anche la creazione di Zuckerberg si palesa come una voce capace di connettersi a tutti i dispositivi della casa gestendoli secondo la volontà del proprietario.
Facebook Assistente Vocale sviluppato da Mark Zuckerberg
Facebook, scende in campo e diventare il rivale diretto di Amazon Alexa, Siri e anche di Google Assistant
grazie all’Intelligenza Artificiale riusciva a riconoscere e rispondere ad una serie di comandi vocali.
Il progetto non è mai venuto alla luce e intorno a lui è caduto il silenzio, fino a novembre 2018 quando il social ha iniziato a distribuire il suo Portal,
l’hardware pensato per dialogare con gli smart speaker.
Per realizzare i codici di Jarvis sono stati utilizzati Python, PHP e Objective C, tecniche di riconoscimento vocale e facciale e un sistema di intelligenza artificiale che impara parole e suoni.
l’obbiettivo e far comunicare tutti i diversi sistemi presenti in casa, che parlano tutti linguaggi diversi”.
Per questo, se si volesse estendere Jarvis al pubblico, bisognerebbe sviluppare delle API
e dei protocolli per connettere tra di loro le diverse parti della casa (porte, luci, termostato, televisore, account Spotify, ecc).
I prossimi passi saranno costruire un’app per controllare Jarvis anche con Android, mettere la voce di Jarvis in tutte le stanze e connettere più cose”.
L’imprenditore, naturalmente, non esclude di allargare il suo assistente per la casa anche al pubblico, “sarebbe interessante metterlo a disposizione del mondo”.