Facebook lancia la funzione Off-Facebook Activity

Facebook lancia la funzione Off-Facebook Activity

Facebook lancia la funzione Off-Facebook Activity, per gestire la propria privacy, dentro e fuori dal social Network, ecco come funziona.

Facebook lancia una nuova funzione molto utile e indispensabile, per gestire la propria privacy: si chiama “Off-Facebook Activity“

che vuol dire “Attività fuori da Facebook“, mostrando tutti i dati raccolti dalle app collegate a Facebook.

L’azienda di Menlo Park ha preso la decisione di lanciare questa funzionalità dopo aver preso coscienza di un fatto molto semplice:

L’utente medio ha 80 app installate nel cellulare, e tenere traccia di chi raccoglie informazioni su di lui è praticamente impossibile.

Ecco, allora, una nuova funzionalità che, chi usa Facebook può vedere quali informazioni vengono tracciate dalle app collegate al suo account.

Purtroppo la funzionalità non è ancora aperta a tutti: Facebook sta cominciando a distribuirla in Irlanda, Spagna e Corea del Sud.

Facebook lancia la funzione Off-Facebook Activity

FonteFacebook lancia la funzione Off-Facebook Activity

L’annuncio dato da Erin Egan, chief privacy officer dell’azienda californiana che spiega come attraverso la stessa funzione sia possibile cancellare le informazioni dal proprio account.

Come funziona Off-Facebook Activity

Con Off-Facebook Activity, puoi visualizzare e controllare i dati che altre app e siti Web condividono con Facebook.

  • Vedere un riepilogo delle informazioni che altre app e siti Web hanno inviato a Facebook tramite Facebook Pixel o Facebook Login
  • Disconnettere queste informazioni dal tuo account
  • Scegliere di disconnettere solo le future attività off-Facebook dal tuo account (tutte le tue attività off-Facebook o solo quelle di app e siti Web specifici).

Cancellare le attività fuori da Facebook, e molto importante perchè vengono rimosse le informazioni identificative dai dati che le app e i siti Web inviano al gruppo Facebook

Quindi questi dati non verranno utilizzati per gli annunci pubblicitari su Facebook, Instagram o Messenger.

Dopo lo scandalo Cambridge Analytica in poi, infatti, le preoccupazioni degli utenti per la loro privacy si sono fatte sempre più concrete e la pressione su Facebook sempre più forte

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