Faction D1 veicolo senza conducente con controllo remoto
Faction D1 veicolo senza conducente con controllo remoto
Arcimoto e Faction hanno presentato Faction D1
un veicolo elettrico senza conducente pensato per le consegne.
Con l’aumento dei servizi di ecommerce, la logistica
è un aspetto sempre più importante.
Tuttavia, diverse aziende stano proponendo progetti
interessanti legati a veicoli elettrici senza conducente
pensati espressamente per le attività delle consegne dell’ultimo miglio.
Pertanto, Questo progetto, però, è un po’ diverso da quelli visti sino ad ora Infatti, l’utilizzo
del termine “senza conducente” non è legato a funzionalità di vera guida autonoma.
Faction D1 veicolo senza conducente con controllo remoto
In altre parole, Faction D1 sfrutta, infatti, le tecnologie DriveLink e TeleAssist di Faction.
In altri termini, questo veicolo viene controllato da un operatore da remoto.
La base è quella del modello Deliverator di Arcimoto, un mezzo elettrico a tre ruote
pensato per le consegne.
In questo caso, però, a bordo ci sarà molto più spazio visto che non è previsto il
conducente Le specifiche parlano di una velocità massima di 75 miglia orarie
(circa 120 km/h) e di un’autonomia di 100 miglia (circa 160 km).
Inoltre, Faction D1 è dotato di sensori avanzati e di sistemi di sicurezza e dispone di un
vano di carico configurabile che può essere adattato in base alle necessità.
I primi test con i clienti dovrebbero iniziare nel corso del 2022, Le consegne dei modelli di
produzione dovrebbero partire nel 2023.
In conclusione, L’azienda stima che una autovettura media negli Stati Uniti pesi 1.400 kg
ed vanti un consumo di circa 13 km/l o circa 21 kWh/100km
i veicoli elettrici a tre ruote di Faction peseranno in genere circa 450 kg ed avranno come
obiettivo un consumo di circa 14 kWh/100km.
Inoltre, In qualità di azienda tecnologica, Faction sta collaborando con i produttori di veicoli
elettrici leggeri per ridimensionare le flotte operative e la società annuncerà le prime prove
per i clienti entro la fine dell’anno, potrebbe essere questo il giusto compromesso
per un sistema di spostamenti last-mile sostenibile soprattutto in ambito urbano