False email sul Coronavirus Allerta della Polizia Postale
False email sul Coronavirus Allerta della Polizia Postale
In questi giorni il servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni
ha allertato tutti gli enti pubblici e privati in merito
alla diffusione di due nuove truffe informatiche via mail e watsapp
che utilizzano il tema del coronavirus per catturare l’attenzione
Il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione
delle infrastrutture critiche della Polizia postale (Cnaipic)
sta lavorando senza sosta per arginare le nuove truffe online
In altre parole, fake news e hacker in azione che, approfittando della vulnerabilità della
persone che tentano di “infettare” con i malware o mettono in Rete notizie non vere.
False email sul Coronavirus Allerta della Polizia Postale
Tuttavia, Si tratta in particolare di un messaggio di posta elettronica, inviato anche tramite
whatsapp, che invita ad aprire un file dal nome: CoronaVirusSafetyMeasures.pdf.
La sua reale estensione non è PDF ma si tratta di un un file eseguibile.exe
che comporta il download di contenuti spazzatura e che una volta installato
consente la gestione da remoto del computer o dello smartphone di chi ha aperto
il file (Virus.RAT)
Oppure, delle false email che invita i destinatari ad aprire un file formato
DOC, nel quale sono riportate alcune precauzioni volte ad evitare il contagio da Covid-19
a firma della dottoressa Penelope Marchetti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Tuttavia, Si tratta di un malware della famiglia “Ostap” che cattura i dati sensibili
dell’utilizzatore inoltrandoli agli autori della frode.
False email sul Coronavirus Allerta della Polizia Postale
In conclusione, Attenzione anche alle mail che arrivano dalle banche o istituti di credito.
Si stanno infatti moltiplicando i reati legati a home banking, carte e e-commerce.
Verificate sempre l’attendibilità della fonte e accertatevi che le richieste di dati personali
siano reali, anche contattando direttamente il vostro istituto di credito.
I casi sospetti possono essere segnalati sul portale della Polizia postale.