Identità Digitale Europea eID Unica cos’è e come funziona

Identità Digitale Europea eID Unica cos’è e come funziona
ll Consiglio e il Parlamento europei hanno approvato
il regolamento quadro per la creazione
dell’Identità Digitale Europea (eID).
Si tratta del primo passo di un cammino
che terminerà con la creazione di un sistema informatico unico
a livello europeo per gestire non solo le carte d’identità
Ma ad esempio altri documenti elettronici, per effettuare gli accessi a siti e servizi online
sia pubblici che privati.
In altre parole, L’Identità Digitale Europea è un progetto di armonizzazione
tecnica di tutte le identità digitali ufficiali degli Stati membri dell’Unione Europea.
Ad esempio le singole versioni nazionali della Carta d’Identità Elettronica (CIE)
già in uso da alcuni anni in Italia.
Inoltre, Quando tutti gli Stati riusciranno, a livello tecnico, a dialogare e a scambiarsi
informazioni in modo sicuro, allora potrà nascere un vero e proprio portafoglio digitale che
contiene tutti i documenti elettronici del cittadino.
Documenti che potranno essere inviati da uno stato all’altro, per facilitare la vita al
cittadino e ridurre la burocrazia.
Identità Digitale Europea eID Unica cos’è e come funziona
In altre parole, L’Unione Europea fa degli esempi pratici di possibile utilizzo della eID
quando sarà pienamente operativa: usufruire di servizi pubblici, come richiedere un
certificato di nascita o certificati medici oppure segnalare un cambio di indirizzo
aprire un conto in banca, presentare la dichiarazione dei redditi
iscriversi a un’università, nel proprio paese o in un altro Stato membro
conservare una ricetta medica utilizzabile ovunque in Europa
Inoltre è possibile dimostrare la propria età, noleggiare un’automobile usando una patente
di guida digitale o ad esempio fare il check-in in albergo
Inoltre, Ogni volta che useremo la eID, inoltre, potremo scegliere quali dati inviare
e quali tenere per noi Avremo, così, un controllo molto più stretto sulla nostra privacy.
In conclusione, Seguiranno altri passaggi tecnici, per mettere a punto le modalità
operative, e poi un ulteriore passaggio dal Parlamento e dal Consiglio, dopo il quale il
regolamento potrà essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore