Malware Silver Sparrow infetta 30.000 sistemi MacOS
Malware Silver Sparrow infetta 30.000 sistemi MacOS
Nelle Ultime ore un nuovo malware colpisce i sistemi macOS.
Si tratta di Silver Sparrow, un tipo di malware piuttosto “misterioso”
ma a quanto pare da non sottovalutare a poche ore
di distanza dalla scoperta del primo malware rivolto
ai sistemi Apple basati su SoC M1.
La nota azienda di sicurezza, in collaborazione con gli esperti di Malwarebytes
ha scoperto questo nuovo tipo di attacco lo scorso mercoledì, dichiarando che si sarebbe
già diffuso su circa 30.000 sistemi basati sul sistema operativo dell’azienda di Cupertino.
Malware Silver Sparrow infetta 30.000 sistemi MacOS
In altre parole, secondo l’azienda che ha scoperto il pericoloso Malware per sistemi MacOS
ha le caratteristiche rilevate che lo rendono potenzialmente rischioso lasciando intuire che
si tratti di un particolare malware dormiente che potrebbe sfruttare una particolare
condizione per portare a termine il suo attacco.
Tuttavia, il Malware Silver Sparrow è stato rilevato dal database di Malwarebytes
in ben 153 Paesi, mentre la maggior parte dei sistemi infettati sarebbe concentrata
in USA Canada, Regno Unito, Germania e Francia.
Il malware, che si diffonde sia attraverso Amazon Web Services che sulla rete Akamai
è considerato piuttosto pericoloso in quanto può colpire sia i sistemi con SoC Apple M1
che quelli basati su piattaforma Intel x86_64, risultando così potenzialmente
ad alto tasso di diffusione.
In altre parole, questo nuovo pericoloso Malware e mirato per i nuovi Sistemi
di SoC Apple M1, Sebbene non abbiamo ancora osservato Silver Sparrow fornire
payload dannosi aggiuntivi, la sua compatibilità con i chip M1 e a portata globale
il tasso di infezione relativamente alto e la maturità operativa suggeriscono
che Silver Sparrow è una minaccia ragionevolmente seria, posizionata in modo univoco
per fornire un payload potenzialmente impattante in un momento di preavviso.
Alla luce di questi motivi di preoccupazione, in uno spirito di trasparenza, abbiamo voluto
condividere quanto prima tutto ciò che sappiamo con il più ampio settore dell’infosec.