Mappe del Coronavirus per diffondere malware
Mappe del Coronavirus per diffondere malware
Nuovo attacco del cybercrime, che sfrutta l’esca del Coronavirus
Negli ultimi giorni si è registrata una campagna per diffondere
malware che mira specificamente a colpire di mira coloro che sono
alla ricerca di Mappe della diffusione del Coronavirus.
In altre parole, mostra una mappa caricata da una fonte online legale
ma in background compromette il computer.
La pandemia, infatti, è una leva molto efficace, in quanto è un tema
di massimo interesse a livello globale.
La disastrosa diffusione del SARS-COV-II (il virus) che causa il COVID-19 (la malattia)
è diventata perciò un’opportunità per diffondere malware o lanciare attacchi informatici
a ritmo ancora più sostenuto.
Mappe del Coronavirus per diffondere malware
In altre parole, Il malware Coronavirus è nascosto in un programma denominato
Corona-virus-Map.com.exe un file Win32 EXE con una dimensione di soli 3 MB.
Facendo doppio clic sul file si apre una finestra che mostra varie informazioni sulla
diffusione di COVID-19 è una “mappa delle infezioni” simile a quella ospitata
dalla Johns Hopkins University, una fonte online legittima per visualizzare e tracciare
i casi di coronavirus segnalati in tempo reale.
Tuttavia, La finestra appare interattiva, con schede e link alle fonti.
Presenta un’interfaccia grafica convincente che non molti sospetterebbero essere dannosa.
Le informazioni presentate non sono un’amalgama di dati casuali, ma sono informazioni
inerenti al Coronavirus reali, raccolte, appunto, dal sito web della Johns Hopkins.
In conclusione, le mappe del Coronavirus infette Cattura solo i dati di login dal browser
web infetto e li sposta nella cartella C:\Windows\Temp.
È uno dei segni distintivi di un attacco AZORult, in cui il malware estrae i dati, genera
un ID univoco del computer infetto, applica la crittografia XOR, quindi avvia la
comunicazione dei nostri dati ai criminali
Inoltre, il codice malevolo ruba i processi di furto di informazioni.
Le vittime non hanno bisogno di interagire con la finestra o inserire informazioni sensibili
in essa contenute Il vettore d’infezione, come in moltissimi casi di questi tipo, è il phishing.