Nuova tecnologia per i TV 3D senza occhiali Home3D
Nuova tecnologia per i TV 3D senza occhiali Home3D
Il Computer Science ad Artificial Intelligence Lab (CSAIL)
del MIT ha sviluppato una nuova tecnologia dei video in 3D.
Home3D si presenta come una soluzione per la visione
di contenuti in 3D dimensioni senza gli appositi occhiali.
Tuttavia, Normalmente i contenuti 3D sono del tipo stereoscopico
: la tridimensionalità viene generata tramite due immagini
una per l’occhio destro e l’altra per l’occhio sinistro.
Gli occhiali (attivi o passivi) servono proprio ad alternarle dal punto di vista
dello spettatore, in modo da generare l’impressione di una profondità
o di oggetti che escono dallo schermo.
Nuova tecnologia per i TV 3D senza occhiali Home3D
La Tecnologia Home3D
si basa su un algoritmo che converte i contenuti stereoscopici
in un formato “multi-view”.
Vengono quindi generate tre o più immagini in modo da ricreare un effetto 3D
automultiscopico, ovvero senza occhiali e con la possibilità di percepire la tridimensionalità
da varie angolazioni
(il ridottissimo angolo di visione per tutti gli attuali schermi 3D autostereoscopici).
Inoltre, Il grande vantaggio fornito da Home3D consiste quindi nel fatto che non occorre
modificare il materiale di partenza: qualsiasi contenuto stereoscopico può essere adattato
per la visione senza occhiali.
Attualmente il sistema può effettuare le elaborazioni in tempo reale praticamente
su qualsiasi tipo di dispositivo dotato di un GPU dedicata.
I ricercatori sono comunque convinti di poterlo rendere perfettamente funzionante
anche sui SoC presenti nei TV in commercio.
Potremmo quindi assistere al vero debutto dei TV 3D senza occhiali
Toshiba è una delle poche aziende a puntare sul 3D autostereoscopico.
Ma come funziona? Com’è possibile far vedere immagini 3D senza occhiali?
3D attivo, 3D polarizzato e, tra un anno al massimo, anche senza occhiali:
questa la proposta di Toshiba per la visualizzazione di immagini stereoscopiche.
Se le prime due tecnologie sono ormai “assodate”, qualche mistero in più cela invece
la tecnologia autostereoscopica, quella senza occhialini.