Prenotare vacanze online attenzione alle Truffe
Prenotare vacanze online attenzione alle Truffe, Con la stagione estiva aumenta il rischio di truffe online ai danni del viaggiatore.
Fate Attenzione e stato scoperto dagli esperti di sicurezza informatica di Kaspersky, le offerte per voli low cost e viaggi last minute sono spesso utilizzate a mo’ di specchietto per le allodole da hacker e cybercriminali vari.
Questo stratagemma, è stato utilizzato non solo per rubare i dati degli utenti che credevano di prenotare viaggi a buon prezzo, ma anche per iscrivere gli utenti a servizi telefonici a pagamento
i cybercriminali impiegano tecniche di social engineering e phishing: sfruttando i nomi di brand celebri nell’ambito dei viaggi online
Gli hacker hanno indotto gli utenti a cliccare su link e pubblicità ingannevoli, attirandoli di fatto nella loro trappola.
Uno schema ormai stranoto ma che, fanno notare da Kaspersky, continua a mietere migliaia di vittime in tutto il mondo.
Prenotare vacanze online attenzione alle Truffe
Gli esperti di Kaspersky Lab hanno monitorato la rete per un mese In questo lasso di tempo si sono registrati migliaia e migliaia di attacchi che hanno coinvolto alcuni dei nomi più noti del panorama delle vacanze online.
Marchi, ovviamente, del tutto ignari di quanto stava accadendo.
I criminali informatici hanno realizzato falsi siti che sono identici (o quasi) alle versioni “originali”.
In questo modo gli internauti credono di navigare sul portale legittimo e sono spinti a lasciare i loro dati e le loro informazioni personali.
Gli hacker hanno realizzato un sito molto simile ad AirBnb (del tutto estraneo alla truffa), che fingeva di offrire ai viaggiatori appartamenti in affitto a prezzi stracciati.
Una volta completato il pagamento, i cybercriminali sparivano, lasciando gli utenti senza soldi e senza casa vacanza.
Inoltre hanno creato anche dei falsi sondaggi online che promettevano biglietti aerei gratis, gli utenti potevano ottenere dei voli gratuiti per destinazioni a loro scelta.
Per completare la procedura, però, era necessario inserire il numero di smartphone.
Così facendo, però, si attivavano dei servizi a pagamento indesiderati, che svuotavano rapidamente il credito residuo dell’utente.