Privacy Francia stop a WhatsApp e Telegram Arriva app nazionale
Privacy Francia stop a WhatsApp e Telegram Arriva app nazionale
Il governo Macron vuole avere una propria applicazione
di messaggistica istantanea.
Via WhatsApp, via Telegram, via qualsiasi altra app.
Tuttavia, Mounir Mahjoubi, il segretario di stato responsabile
per il digitale Il presidente e il suo entourage hanno preso
in simpatia questo metodo di comunicazione durante la campagna
quando hanno cercato un mezzo sicuro per comunicare
appunto, con le forze esterne (dopo lo scandalo delle elezioni americane).
E, tuttavia, si è cercato un modo che potesse essere sicuro.
Per questo, si era optato per una preferenza a WhatsApp
(“sussidiaria” di Facebook dal 2014)
che si basa sul noto protocollo Signal per crittografare le sue comunicazioni e in particolare
per Telegram, il servizio russo molto apprezzato per la sua riservatezza.
La necessità di avere una propria app
Il problema è che gli smartphone dei funzionari di governo sono dotati di strumenti
di sicurezza (forniti da Thales) che bloccano – con buona ragione
questo tipo di applicazioni di terze parti, ma non offrono una soluzione equivalente
per comodità d’uso.
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Un problema universale negli affari e nel governo, che aveva colpito anche
Barack Obama al tempo del suo primo mandato presidenziale.
A quel tempo, infatti, aveva fatto di tutto per continuare a usare il suo Blackberry.
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Insieme a questo desiderio di non perdere conforto e produttività, il recente scandalo
riguardante Facebook e Cambridge Analytica e i numerosi casi di spionaggio di stato
(da parte di agenzie statunitensi, russe, cinesi nordcoreani) sembrano aver convinto
il governo di quanto sia essenziale avere una soluzione sovrana.
E che non sia controllata da un attore privato soggetto alla volontà di un altro stato.
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La nuova applicazione francese è stata sviluppata da un ingegnere dell’Agenzia nazionale
per i sistemi di informazione sulla sicurezza (ANSSI) da progetti open source.
Secondo Reuters, circa 20 membri del governo stanno provando in questo momento
la nuova app e l’obiettivo è quello di farla diventare obbligatoria per tutti
i ministri entro questa estate.
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ANSSI gestisce anche la rete informatica sicura del governo e certifica
gli smartphone che sono assegnati ai suoi membri.