Rapporto Clusit 2017 cybercrime in forte crescita in Italia
Rapporto Clusit 2017 cybercrime in forte crescita in Italia
Stando ai dati nel report, frutto degli attacchi rilevati
dal Security Operations
Non utilizzano molti giri di parole gli esperti del Clusit
l’associazione che riunisce tutti gli esperti
di sicurezza informatica del nostro Paese.
Tuttavia, Se nel 2016 la situazione degli attacchi informatici
e del cybercrime in Italia faceva presagire, nel 2017 siamo finiti in un incubo.
Tuttavia, Stando ai dati presenti nel report, frutto degli attacchi rilevati
dal Security Operations Center (SOC) di Fastweb
il 2016 e la prima metà del 2017 hanno visto una crescita esponenziale
di ogni tipologia di minaccia hacker, sia a livello mondiale sia a livello nazionale.
Oltre il 50% delle organizzazioni di tutto il mondo è stata vittima
di almeno un attacco hacker nel corso dei primi 6 mesi del 2017
permette di comprendere l’escalation cui si sta assistendo da un anno a questa parte.
Rapporto Clusit 2017 cybercrime in forte crescita in Italia
Proprio per offrire un’immagine più chiara e definita di questo panorama
in continua evoluzione, il Clusit ha deciso di aggiungere
tre nuove sezioni all’interno del suo report dedicate ai settori che emergono
come particolarmente “critici”
in termini di sicurezza cyber in Italia: Finance, Pubblica Amministrazione, Sanità.
Tuttavia, mancano, poi, dei focus dedicati a quelle che emergono
come le peggiori minacce informatiche dell’ultimo anno:
dai ransomware agli attacchi all’hybrid cloud
fino ad arrivare alle potenzialità e alle possibili criticità del voto elettronico.
Rapporto Clusit 2017 cybercrime
Come già accennato, secondo i dati analizzati dagli esperti Clusit
gli ultimi 18 mesi sono stati i peggiori dal 2011 a oggi.
Tutte le metriche ad attacchi informatici e cybercrime sono nettamente in crescita.
Da gennaio a giugno 2017 arco temporale analizzato nell’ultimo report
dell’Associazione italiana di sicurezza informatica si sono contati 571 attacchi gravi:
si tratta di una situazione da bollino rosso con un’evoluzione sia quantitativa
sia qualitativa delle minacce informatiche.
Paragonandolo al secondo semestre 2016, si scopre che gli attacchi
registrati sono cresciuti quasi del 10% (dell’8,35% per essere precisi)
con il cybercrime a farla da padrone Insomma anche nella prima metà del 2017
è il denaro a far muovere gli hacker: i tentativi di attacco per estorcere denaro
Rapporto Clusit 2017 Le minacce più gravi
I malware semplici sono la minaccia informatica che
più di ogni altra, è la causa degli attacchi gravi registrati nel primo semestre del 2017.
Si tratta della prima volta dal 2011 che i malware guadagnano
la vetta di questa particolare graduatoria:
“merito” (se così si può dire) di un incremento dell’86% rispetto al secondo semestre 2016
e dell’estrema facilità di reperire strumenti offensivi anche molto sofisticati nel dark web
(il cosiddetto malware as a service).
Rapporto Clusit 2017 cybercrime in forte crescita in Italia
Sul secondo gradino del podio troviamo le vulnerabilità dei software
che consentono agli hacker di infiltrarsi all’interno di sistemi informatici
(anche avanzati e non solo casalinghi) in maniera sin troppo semplice.
Chiudono il podio gli attacchi phishing e le tecniche di ingegneria sociale
che sfruttano le “vulnerabilità” insite in quello che da più parti è considerato
l’anello debole della catena: l’elemento umano.
Ransomware e malware mobile i più diffusi
Tra i software malevoli più diffusi spiccano i ransomware e i malware
per sistemi operativi mobili.
I virus del riscatto sono responsabili di circa il 30% degli attacchi gravi realizzati con
malware semplice mentre i virus mobili contano per circa il 20% del totale
(7% diretti verso piattaforma iOS, 13% per piattaforma Android).
Quest’ultima tipologia di attacco, in particolare sembra godere di una sorta di “immunità”
dal momento che moltissimi dei dispositivi oggi utilizzati è sprovvisto di qualsivoglia
misura di sicurezza (anche la più semplice, come un antivirus Android o antivirus iOS).