Smart working: come proteggere PC e Smartphone
Smart working: come proteggere PC e smartphone
e diventata una risorsa importante anche per l’economia italiana.
Al di là delle situazioni di emergenza, durante le quali le aziende
sono costrette a far lavorare da casa i dipendenti
il lavoro può anche migliorare la produttività:
secondo un recentissimo studio della Rome Business School
lo smart working ha impatti positivi nel 72% dei casi sull’incremento
della produttività e nel 73% dei casi sulla motivazione dei dipendenti.
Smart working: come proteggere PC e smartphone
In altre parole, è assolutamente necessario che il lavoro da remoto sia sicuro.
A casa, infatti, i dipendenti non possono contare sulle misure di sicurezza informatica
tipiche di una azienda ben strutturata e, di conseguenza, il lavoro agile espone i dati
aziendali scambiati dal lavoratore attraverso la sua rete domestica a rischi elevati.
Inoltre, La soluzione al problema c’è e consiste in un mix di soluzioni software e buone
pratiche che il lavoratore deve mettere in atto quando è in smart working.
Per il Smart working dobbiamo prima di tutto installare un ottimo antivirus, Tale antivirus
andrà tenuto aggiornato, scaricando puntualmente le definizioni mensili dei nuovi virus, e
andrà configurato affinché la scansione automatica contro i malware sia effettuata
su tutte le memorie collegate al computer.
inoltre, è altamente consigliato per Smart working installare una rete privata virtuale
(Virtual Private Network, VPN) in grado di proteggere i dati scambiati di crittografia.
L’ideale sarebbe una scelta aziendale, con un prodotto premium evoluto, ma altriment
i è già utile anche una versione free dei principali servizi di VPN presenti sul mercato.
In conclusione, E’ fondamentale, in questo caso, cercarle soltanto negli store ufficiali c
ome Google Play e l’App Store di Apple.
Questi store non garantiscono al 100% la sicurezza delle applicazioni che ospitano
ma sono di sicuro più affidabili di quelli non ufficiali.
Smart working sicuro: i comportamenti del lavoratore
Il secondo punto cardine dello smart working sicuro è quello relativo ai comportamenti
del lavoratore: non basta avere dispositivi sicuri, se poi il lavoratore abbocca alle e-mail
di phishing o scarica allegati zeppi di virus