Smartphone verrà usato come carta d’identità e passaporto
Smartphone verrà usato come carta d’identità e passaporto
Dopo aver sostituito alcuni strumenti come la macchina fotografica
il portafogli e le carte di credito, a breve lo smartphone
potrebbe sostituire anche i documenti di identità
come il passaporto e la carta d’identità.
In altre parole Apple a richiesto un brevetto depositato
dalla società di Cupertino, che descrivono proprio un metodo
di identificazione tramite dispositivo elettronico con un chip
configurato per ricevere una richiesta verificata, comprese le informazioni per
l’identificazione dell’utente in digitale
In altre parole, in un futuro prossimo gli iPhone potrebbero avere un processore dedicato a
gestire l’identità personale dell’utente.
Oppure potrebbe essere sfruttato “Secure Enclave“, l’area riservata e crittografata
già presente sugli smartphone Apple o il chip T2.
Smartphone verrà usato come carta d’identità e passaporto
In altre parole, ci sarà uno scambio di informazioni sull’identità dell’utente tra il dispositivo
e un server remoto protetto per evitare furti di indentità
Il server, in sostanza, verifica e valida l’identità associata al chip sullo smartphone.
Questo sistema, è gia applicato anche ad altre tessere di riconoscimento
come nell’abbonamento dell’autobus alla tessera della biblioteca.
L’iPhone, quindi, oltre ad essere un portafogli virtuale per le nostre carte di credito
potrebbe diventare anche un portafogli per i nostri documenti identificativi.
Tuttavia, in Italia esiste già la Cie: Carta d’identità elettronica, cioè la versione digitale del
noto documento cartaceo, Su iOS, da inizio giugno, è disponibile l’app ufficiale CieID
sviluppata dalla Zecca di Stato che può essere utilizzata per l’identificazione online e fisica
quando l’utente si interfaccia con la Pubblica Amministrazione.
Il lunghissimo percorso burocratico e tecnico che ha portato allo sviluppo del sistema Cie
dovrebbe togliere ogni dubbio sui tempi necessari a far diventare realtà i brevetti di Apple.
Tutto questo sarà possibile se a gestire sarà lo Stato e no aziende private