Sonos Voice Control alternativa ad Alexa e Google
Sonos Voice Control alternativa ad Alexa e Google
Gli assistenti vocali sono comodi, con problemi di Privacy
Uno è la preoccupazione di molti in merito alla propria privacy
avere un sistema connesso alla rete e ai server in cloud
sempre in ascolto è una cosa che può generare preoccupazione.
L’altro è che spesso sono ‘generalisti’: devono essere in grado
di rispondere ai comandi più disparati, ma non sempre
riescono a rispondere in modo preciso a esigenze particolari.
In altre parole, Per rispondere alle esigenze di privacy e granularità dei comandi Sonos
oltre alla nuova soundbar Ray, presenta il suo servizio Sonos Voice Control.
Pertanto, non vuole sostituirsi ad Alexa o Google Assistant, ma vuole essere l’assistente
vocale casalingo ottimizzato per la riproduzione musicale.
Può essere ‘aggiunto’ ad Alexa e usato in sovrapposizione, oppure per chi è più
attento alla privacy, utilizzato in modo esclusivo solo per comandare il sistema
sonoro multi-room Sonos.
Inoltre, a differenza di Alexa, Sonos Voice Control funziona solo in locale, sui dispositivi
in cui è attivato, senza connettersi con il cloud e senza memorizzare dati
relativi ai comandi vocali.
Sonos Voice Control alternativa ad Alexa e Google
In altre parole, Il nuovo Sonos Voice Control arriverà su tutti i dispositivi Sonos dotati di
microfono tramite aggiornamento firmware, anche se ci sarà un po’ da aspettare alle
nostre latitudini.
Naturalmente il rilascio della nuova funzione inizierà dagli Stati Uniti (a giugno) e entro la
fine dell’anno dovrebbe arrivare anche in Francia. Non ci sono date per il mercato italiano.
In conclusione, sul nuovo assistente vocale Sonos Voice Control è possibile chiedere un
determinato brano, inviare il flusso sonoro a una stanza o a tutta la casa, muoversi avanti
e indietro per le playlist, ma anche regolare il volume in modo fine, oltre che raggruppare
più dispositivi o stanze senza dover passare dall’app.